Il consigliere Ludovico Prezioso che, proprio alle penne di Urbanews, aveva anticipato l’intenzione di passare in opposizione, ha concesso un’ulteriore intervista in cui ha dichiarato di fare un passo indietro e di rinnovare la fiducia al sindaco Branco. Il giudizio nei confronti dell’amministrazione, come riferito dall’ex presidente del consiglio comunale, resta comunque pessimo. “Quando siamo stati eletti, abbiamo agito con l’intento di costruire qualcosa di importante. Purtroppo, se devo dare un giudizio, penso che questa sia una delle peggiori amministrazioni che la città abbia mai avuto”. Affermazioni pesanti, che hanno fatto da premessa all’annuncio di determinate motivazioni che hanno però indotto il medico a dichiararsi ancora parte della coalizione di centrosinistra. “Quello che mi ha indotto a fare marcia indietro e a dare ancora fiducia a questa maggioranza – ha poi aggiunto il professionista – è stata la recente autocritica del sindaco. Quando il primo cittadino si è impegnato in due e tre mesi ad operarsi con azioni quotidiane alla tutela dei beni comuni, come la villa comunale, le strade, l’ecologia, lo stesso ascensore all’interno del palazzo municipale, ho deciso di rinnovare il mio sostegno, almeno nel tempo che ci è stato indicato”. L’ex presidente del consiglio comunale, tirato continuamente in ballo dai consiglieri di minoranza Di Rienzo, Vegliante, Ragozzino, ha poi rimarcato che – se è stato destituito dalla massima carica consiliare – l’iniziativa, al di là della presa di posizione degli ormai “noti” dissidenti, va attribuita anche agli stessi esponenti del centrodestra, che avrebbero potuto astenersi come hanno fatto i colleghi di opposizione del Movimento Cinque Stelle. “Considerato che nella conferenza dei capigruppo erano emersi i nove voti necessari per la sfiducia – ha poi concluso il dottore Prezioso – ho preferito dimettermi e, insieme a me, il sindaco Branco”. In sostanza, il messaggio è chiaro. Il gesto dei tre consiglieri di opposizione non è stato gradito e non è stato gradito neppure che qualcuno abbia strumentalizzato le posizioni da lui, nel frattempo, assunte.