Archiviato il primo turno elettorale, nell’attesa del successivo ballottaggio, è ripreso il confronto a distanza tra i due candidati alla fascia tricolore Carlo Marino e Gianpiero Zinzi. Si cercano alleanze e nuove adesioni, soprattutto tra gli incerti e quelli che non hanno votato. Quali saranno le indicazioni dei candidati sindaci esclusi dalla corsa per la conquista del vertice amministrativo, è ancora presto per dirlo. Marino e Zinzi, di certo, cercheranno di confermare e non perdere le preferenze già riscosse nel corso delle prime consultazioni. Il sindaco uscente, nel dichiarare la propria soddisfazione per il maggior numero di preferenze riscosso nel primo turno di scrutinio, non si è sottratto dal lanciare una stoccata allo sfidante del centrodestra Gianpiero Zinzi. “Sono molto soddisfatto – ha sottolineato – perché siamo primi e andiamo al ballottaggio, nonostante il candidato della Lega sbandierava di essere in vantaggio e di vincere al primo turno in ogni sondaggio. Ora voglio rivolgermi a tutte le casertane e i casertani, mi impegnerò con sacrificio per dare alla nostra città un governo di qualità come merita un capoluogo di provincia tra i più importanti del Sud”. Il consigliere regionale Zinzi è, ovviamente, di tutt’altro parere. “In poche settimane – ha evidenziato – grazie a una squadra giovane e appassionata, abbiamo dato il primo avviso di sfratto a un sindaco che occupa le stanze del comune da quando noi ci iscrivevamo al liceo. Il dato politico è che due casertani su tre bocciano sonoramente Carlo Marino che, con la Raggi a Roma, fa il peggior risultato d’Italia tra i sindaci in carica. La scelta adesso è tra passato e futuro. Tra un consiglio comunale compromesso con tutte le stagioni politiche e uno col più profondo ricambio generazionale di sempre. Tra chi al buio della notte ha già offerto incarichi e strapuntini e chi con la luce del giorno propone ai cittadini un patto per il cambiamento”.