POLITICA

CASERTA SI RICONFERMA FORTINO DEL CENTROSINISTRA. IL CONSIGLIERE REGIONALE ZINZI SCONFITTO DA MARINO.

Il video dei festeggiamenti

Carlo Marino si riconferma alla guida del Comune di Caserta. Il sindaco uscente, che ha conquistato il secondo mandato elettorale ai danni dello sfidante Gianpiero Zinzi, espressione di una coalizione di centrodestra, si è imposto con oltre cinquantatré punti percentuali e con un bagaglio di voti superiore ai quindicimila voti. Oltre metà degli elettori è rimasta a casa e i due sfidanti, nonostante le schede elettorali indicassero solo la possibilità di due scelte, non sono andati molto al di sopra dei consensi incassati al primo turno. Resta la soddisfazione del sindaco Marino che ha confidato le proprie emozioni, rese ancora più forti da una vittoria elettorale per nulla scontata. L’obiettivo è spendere bene i fondi del Pnrr. “Spesso, in queste settimane, ho raccontato quale grande onore sia stato, per me, essere sindaco e rappresentare la mia comunità e la mia terra. La fiducia che i casertani mi hanno voluto nuovamente assegnare – ha evidenziato il primo cittadino – mi rende ancor più orgoglioso e, allo stesso tempo, avverto un senso di responsabilità maggiore nei confronti di chi ha combattuto questa bella battaglia al mio fianco e di chi mi ha sostenuto con il proprio voto”. Il sindaco ha fatto poi un’analisi del voto casertano in funzione del dato registrato nelle grandi città. “Il centrosinistra, a Caserta, come a Roma, Torino, Napoli e nelle altre città della penisola – ha poi aggiunto – vince perchè sa essere propositivo sulle sfide più importanti: quella del PNRR e della transizione ecologica. Abbiamo dimostrato che vogliamo creare sviluppo e opportunità e spiegato come vogliamo farlo”. “Abbiamo aperto alle forze sane della città – ha poi sottolineato – che si erano proposte alle elezioni con piattaforme politiche progressiste o moderate. Abbiamo dialogato con loro, in questi 15 giorni, per non perdere quel patrimonio del mondo civico, delle professioni, del volontariato e dell’associazionismo che hanno tentato di autorappresentarsi e che oggi devono essere coinvolti nella programmazione del capoluogo. Sono una fetta importante di città a cui si deve prestare ascolto.
Tutti loro hanno compreso la natura valoriale e l’alto significato politico della sfida che era in corso nella nostra città e li ringrazio per il contributo che hanno dato a questa vittoria. Ci siamo uniti, pur con le nostre differenze, per consentire alla nostra amata di città di riappropriarsi del suo futuro. Con loro voglio costruire la Caserta delle opportunità, più inclusiva, vivibile e sostenibile, su cui ci siamo confrontati in queste settimane. Sono orgoglioso del fatto che il centrosinistra, la coalizione che mi ha sostenuto, sia riuscita a coinvolgere tanti giovani che sono stati in prima linea e che hanno brillato per risultati e impegno. A loro, e ai tanti altri che sono rimasti lontani, mi rivolgo per invitarli a partecipare ai processi politici. C’è bisogno della vostra forza e della vostra energia. Non fatevi spaventare dalla propaganda e dalle brutture di certa politica”. Ho poi concluso ribandendo che “il vero lavoro comincia oggi. Dobbiamo mantenere gli impegni presi con i casertani: costruire quella comunità educante e quelle alternative per i nostri giovani, spendere bene i fondi del PNRR e della nuova programmazione europea, garantire quella vivibilità e quel decoro che la mala gestio delle passate amministrazioni ha negato ai casertani. I tempi sono stretti ma noi siamo pronti”.

Ovviamente, c’è grande delusione sull’opposto fronte. “Non abbiamo rimpianti – ha scritto Gianpiero Zinzi in un post – perché abbiamo fatto una campagna a mani nude, pulita, di contenuto, e sappiamo di aver contribuito ad alzare la qualità del confronto democratico in Città. Poi, com’è giusto, i cittadini fanno le loro scelte. La riflessione politica è che abbiamo fatto un’intera campagna col vento contro. La macchina regionale, quella del Comune, il clima politico delle ultime due settimane, in cui nel Paese è soffiato un chiaro vento di sinistra”.

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