Si chiama Capua Regina ed è una signora particolarmente anziana, ma ancora in grado di ricordare i fattacci della sua città. È laureata in Conservazione dei Beni Culturali e ha un solo difetto. Ogni volta che si presenta l’occasione di una nuova elezione, si lascia prendere troppo presto dall’entusiasmo. Tutti gli occhi, del resto, sono tutti per lei. Nonostante l’età, è ancora bella, ma soprattutto conosce il fascino vetusto e lo straordinario valore della sua storia. Come ad ogni tornata amministrativa, è già osannata. Capua nel cuore, Capua Fidelis, Capua Bene Comune, Capua C’È, Insieme per Capua, Moderati per Capua, Capua qua e Capua là. E poi ci sono i partiti, che di Capua si fanno la bocca dal sapore dolce. In fondo, le cose dette in passato sono le stesse che si riproporranno. “Bisogna valorizzare il patrimonio monumentale”, “occorre riaprire il ponte”, “è necessario risolvere il problema dei rifiuti”, questo e quant’altro sarà propinato agli elettori. Capua è oggi protagonista, come sempre a qualche mese dalle elezioni. Ma questa volta, la signora Regina non vorrebbe essere presa in giro. Vuole essere davvero protagonista, per quanto la confusione politica che si è generata intorno ad essa la relegherà inesorabilmente al consueto ruolo marginale, ossia ad nome vuoto, per quanto bello e aggraziato per la memoria dei tanti. Servono programmi e obiettivi realizzabili, dove la bella Capua sia al centro di un progetto serio. Si lascino stare i nomi. Si pensi piuttosto ad individuare punti programmatici sui quali convergere, perché in fondo la signora Capua merita ben altro che le solite parole.