COMUNICATI STAMPA, POLITICA

“I P.U.C. svaniti nel nulla sono la conferma dell’incapacità dell’Amministrazione Pacifico”, la nota dell’associazione Mondragone Bene Comune”

L’AMBC insiste –ormai da due anni– sui Progetti Utili alla Collettività (P.U.C.) che sono tenuti a svolgere i percettori del Reddito di Cittadinanza (RdC). Ha sollecitato più di una volta l’Amministrazione Pacifico a non perdere tempo, ha segnalato buone pratiche di PUC già attive, ha passato in rassegna i PUC già presenti nella piattaforma Gepi– il portale con il catalogo dei PUC attivi – e ha criticato le ipotesi di PUC elaborate dai funzionari del comune di Mondragone, che oltre a non aver coinvolto l’associazionismo e il Terzo settore, si muovevano tutte nel solco del “lavoro d’ufficio”: https://www.v-news.it/mondragone-lambc-per-un-reddito-di-cittadinanza-utile-anche-alla-collettivita/;https://www.casertakeste.it/ambc-perche-fino-ad-oggi-non-sono-stati-attivati-i-progetti-di-utilitacollettiva/;https://www.appiapolis.it/2021/04/19/associazionemondragone-bene-comune-al-via-la-settimana-civica/;  http://www.contrastotv.it/mondragone-ambc-alla-ricerca-dei-p-u-c-perduti/. Ora è arrivata la denuncia della minoranza consiliare del leader del centrodestra Giovanni Schiappa sul presunto abbandono da parte di Pacificodell’opportunità derivante dai PUC.  Pacifico, i suoi abusivi delegati, la sua inerte maggioranza consiliare e i suoi tutori devono soltanto vergognarsi per la loro assoluta incapacità! L’intento dei Progetti Utili per la Collettività è- com’ è noto-duplice. Offrire ai percettori del reddito di cittadinanza la possibilità: da un lato di potenziare le proprie capacità, dall’altro di “restituire” alla società l’aiuto ricevuto. Un risultato che i Comuni avrebbero dovuto raggiungere con il coinvolgimento “auspicabile” del Terzo settore. Peccato che Pacifico e friends anche sui PUC– almeno fino a questo momento– non abbiano saputo fare niente. L’AMBC ha sempre ritenuto il Reddito di Cittadinanza una misura indispensabile, pur avendo condiviso alcune criticità che tanti hanno via via individuato, nonché le necessarie correzioni da fare in corso d’opera. Ed ha condiviso appieno la recente relazione del ComitatoScientifico governativo presieduto dalla professoressa Chiara Saraceno. Una relazione che smonta tutta la demagogia di coloro che si oppongono al RdC.  Leggete l’Introduzione alla Relazione del Comitato ScientificoScaricate la Relazione del Comitato Scientifico. Andate alle Dieci proposte per migliorare il Reddito di CittadinanzaMa, come avevamo già sottolineato in altre circostanze, per l’AMBC i PUC potevano rappresentare una “prova” del welfare generativo, che avevamo considerato all’interno del programma scritto per Virgilio Pacificonel 2017 e da questi prima firmato e poi spudoratamente tradito. Welfare generativo che ancora una volta richiamiamo come unico orizzonte verso il quale tendere nella convinzione che- come abbiamo constatato anche durante questa pandemia– nessuno può farcela da solo e che occorre fare di più pur disponendo –purtroppo– sempre di meno http://www.welfaregenerativo.it/p/cose-il-welfare-generativo. La prospettiva su cui muoversi non può più essere quella dei contributi a pioggia, dei servizi sociali attivati più per convenienza delle cooperative (e dei fornitori di serviziche per i cittadini/utenti o del mercato clientelare delle prestazioni affidate discrezionalmente. Il nuovo– indispensabile– welfare locale dovrà integrare salute e sociale e gli obiettivi di politiche sociali con quelli della promozione della cittadinanza attiva e dell’amministrazione condivisa dei beni comuni.  Chi arriverà nel 2022dopo questi “mercanti del sociale” dovrà essere in grado di mettere al centro il protagonismo attivo e responsabile delle persone non solo quali portatori di bisogni da soddisfare, ma come soggetti dotati di risorse che possono essere messe a disposizione della comunità (idee, competenze, esperienze, tempo…). E sì, perché questo cambiamento non poteva proprio esserci in questo lustro. Noi- dobbiamo ammetterlo ancora una volta– siamo stati alquanto ingenui nel ritenere l’attuale Amministrazione Zannini-Pacifico in grado di passare dal “welfare clientelare” al “welfare generativo”. Il “primo” è il loro “brodo naturale” nel quale sguazzano da sempre. Il “secondo” non è nella loro cultura politica. D’altra parte, cosa avrebbe mai potuto fare chi arriva a sacrificare una delega assessorile così importante sull’altare della spartizione di poltrone?  E cosa attendersi da chi per oltre quattro anni ha fatto orecchie da mercante sulla nostra proposta, mutuata da LABSUS, di Amministrazione Condivisa e ha “buttato nel cesso” la nostra proposta di Regolamento per poi partecipare di recente- e come se nulla fosse- ad un simposio organizzato da qualche “distratta cattedra liceale” sul tema della cittadinanza attiva?E per restare- infine– ancora un po’ sul 25 novembre segnaliamo la storia di dieci donne rinate, che hanno preso in mano la loro vita per costruire un futuro migliore.Sorgenia ha pubblicato l’ebook “Storie di donne rinate”, dieci racconti ispirati al Manifesto della comunicazione non ostile (https://paroleostili.it/). Potete scaricarlo gratuitamente qua. Per ogni download, verrà donato 1€ all’associazione Pangea che, con le sue attività, sostiene e aiuta le donne in difficoltà. Quindi, scaricate, scaricate, scaricate. Gratuitamente.

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