Nelle scuole in questi giorni si battono i denti. I riscaldamenti che funzionano poco e male, i gravi e perduranti problemi strutturali (spesso causa di lavori a dir poco approssimativi), la dispersione di calore, le aule che non “vedono” mai il sole e la necessità di aprire di tanto in tanto le finestre per areare gli ambienti costringono gli alunni- soprattutto i più piccoli- a passare le ore scolastiche di queste settimane invernali al freddo e al gelo. E tante insegnanti a consigliare di “vestire a cipolla” i nostri figli e i nostri nipoti. Siamo quasi al look dei famosi fratelli Capone nel leggendario film “Totò, Peppino e la malafemmina”. Insegnanti costretti anche a chiedere ai genitori di intercedere direttamente presso il comune di Mondragone (presso qualche loro “Santo Protettore”), poiché le tante istanze e le sollecitazioni degli organi scolastici non hanno sortito effetto alcuno. Abbiamo suonato la sveglia con largo anticipo- alla fine dello scorso anno scolastico- per cercare di non sprecare i mesi delle vacanze estive del 2021 e per “mettere in campo” tutte le iniziative necessarie per sistemare le scuole e per consentire un anno scolastico in continuità, in presenza e in sicurezza. Ma per l’Amministrazione Zannini-Pacifico non c’è sveglia che tenga. Neppure la refezione scolastica ad oggi sono stati in grado di far partire: http://www.contrastotv.it/mondragone-ambc-alla-ricerca-della-mensa-scolastica-perduta/. Sono anni che l’AMBC denuncia il devastante fenomeno della dispersione scolastica: https://www.81034.it/famiglie-difficolta-lanalisi-dellambc/. E siamo sicuri che le “nuove classi ghetto” di cui parla -preoccupato- il maestro pedagogista Franco Lorenzoni a livello nazionale da noi siano inesistenti? https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/iscrizioni_scolastiche_verso_nuove_classi_ghetto_la_riflessione_di_lorenzoni. C’è da essere sconfortati e capiamo quanti “buttano la spugna” e si arrendono. E dire che non mancano novità importanti che interessano il settore. C’è, per esempio, la proposta di legge “Sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi scolastici” approvata dal Senato il 20 gennaio scorso. Una legge che si occupa delle cosiddette “life skills”, ovvero l’insieme di capacità umane, acquisite attraverso l’insegnamento o l’esperienza diretta, che sono utili per vivere in armonia nella società ogni giorno. Queste competenze sono dieci: saper risolvere i problemi, saper prendere decisioni, creatività, senso critico, autoconsapevolezza, capacità relazionali, comunicazione efficace, gestione delle emozioni, gestione dello stress ed empatia. L’obiettivo di questa legge è quello di permettere ai giovani in età scolare di acquisire capacità per superare gli ostacoli che gli si pongono nel corso della vita e di vivere al meglio il mondo e tutte le sue possibilità con gli altri https://www.senato.it/leg/18/BGT/Testi/Ddlpres/01330780.html. C’è la Nuova Linea Guida sulla Gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento-DSA (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia) messa a punto -a dieci anni di distanza dal precedente documento di consenso- dall’Istituto Superiore di Sanità (il testo integrale della nuova Linea Guida è disponibile a questo link). C’è il nuovo Piano Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, adottato nel mese di maggio dello scorso anno dall’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri (ora dovrà essere adottato tramite un Decreto del Presidente della Repubblica). Qui il nuovo Piano Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. C’è poi il bando PNRR “Nuove Scuole, innovative, sostenibili, sicure e inclusive” di cui abbiamo già parlato http://www.contrastotv.it/mondragone-ambc-il-pnrr-oltre-la-propaganda/. E ci fermiamo qui. Ci sarebbe, insomma, tantissimo da fare sia per cercare di eliminare le ataviche carenze sia per far fronte -bene e per tempo- alle tante novità che attraversano la scuola e l’infanzia. Carenze e novità che dovrebbero vedere permanentemente al lavoro un’amministrazione comunale degna di questo nome. Ma una tale amministrazione -purtroppo- da noi non c’è. E iniziamo a temere che forse difficilmente ci sarà anche nel prossimo futuro. “A una certa età sperare costa grande fatica, non si ritrova più la fede di quando si aveva venti anni” (da “il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati). Ma la Primavera arriverà anche quest’anno. E a quei pochi che ancora hanno “la pazienza” di seguirci vogliamo allora fare un “dono”, segnalando il Piccolo Manuale per l’Educazione In Natura “Come una pigna in città” https://www.trainingforchange.it/piccolo-manuale-per-leducazione-in-natura/.