MICHELE GIUGNO: “DUE ANNI DI OCCASIONI PERDUTE”. I 5 STELLE: “LA CONFERENZA STAMPA CON ZANNINI LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO”.
Tanto tuonò che piovve, recita un vecchio adagio e così la tanto annunciata (e più volte sfumata) sfiducia al Sindaco Branco, alla fine è arrivata. Questa crisi è, innegabilmente, frutto anche dell’effetto domino innescato dalle dichiarazioni di Gianluca Di Agresti, meno di un mese fa, che hanno fatto uscire allo scoperto le frizioni e i malumori della maggioranza. Abbiamo sentito, a caldo, proprio l’ex Consigliere, che ha dichiarato: “Sono soddisfatto, oggi è la giornata della chiarezza. E’ finita l’esperienza più negativa degli ultimi anni, questa è stata l’amministrazione più impopolare. Una Amministrazione incapace anche di amministrare l’ordinario. La nostra decisione di sfiduciare il Sindaco è stata una scelta di grande responsabilità, volta a porre fine ad una esperienza sciagurata per la nostra città. Il giudizio sull’amministrazione della città lo devono esprimere i cittadini ed i Consiglieri eletti dal popolo, non di certo un Consigliere regionale, che nulla ha a che vedere con Capua. E’ stato un atto di responsabilità, sofferto e ponderato, ma necessario”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Michele Giugno, con Di Agresti, tra gli artefici di questo tsunami della politica cittadina, che ha detto: “Oltre due anni e mezzo di occasioni perdute, di litigiosità interna alla maggioranza, mai volta al vero bene dell’intera comunità; cambi di poltrone, casacche ed incarichi politici tesi solo alla conservazione del trono”. Non le mandano a dire neanche i 5 Stelle, con la Miccolupi e Caiazzo che dichiarano: “L’ultimo tentativo del sindaco di portare dalla sua parte una componente della minoranza, con il benestare del consigliere regionale Zannini e di indire addirittura una conferenza stampa con la sua presenza, è stata “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Una scelta che ha imbarazzato l’intero consiglio comunale”. I 5Stelle si riferiscono al passaggio in maggioranza di una Consigliera di opposizione, che solo pochi giorni fa, pareva aver scongiurato la crisi. Ma, oggi, a sparigliare le carte sono arrivate le firme di Sperino e Prezioso, che pare, non abbiamo gradito proprio questi ultimi passaggi di casacca. Insomma, nelle ultime settimane, i colpi di scena sono stati degni di una soap opera sudamericana. Tra cambi di casacca, complotti, malumori, la politica cittadina ha vissuto un periodo di fibrillazione. Al netto di tutto quello che è accaduto, resta l’amarezza per una ennesima occasione mancata, i tanti progetti fermi al palo ed i tanti (immensi) problemi di una città che da troppi anni vive una involuzione che pare inarrestabile.