Più di una volta l’AMBC in questi anni ha posto l’accento sul progressivo impoverimento di Mondragone. Una situazione che meriterebbe la massima attenzione da parte di tutti. Ma, nonostante i nostri continui richiami, fino ad oggi non abbiamo riscontrato alcuna dichiarazione né avuto il piacere di ascoltare o leggere qualche analisi, premesse indispensabili per capire come invertire politicamente la rotta. C’è urgente e necessario bisogno di approfondire con dati alla mano la reale condizione sociale ed economica della città e dibattere sulle scelte in grado di risollevare una Comunità che da anni si va spegnendo sempre più. Uno degli indicatori della progressiva povertà nella quale è piombata la Città è la sua capacità fiscale, ovvero il valore attuale massimo del gettito da entrate proprie prodotto nel lungo periodo (da non confondere con lo “sforzo fiscale”, indicatore derivato che misura fino a che punto un governo utilizza la sua autonomia tributaria). Ovviamente l’approfondimento della nostra capacità fiscale dovrebbe anche considerare l’elevata evasione fiscale e la differenza tra il gettito teorico e il gettito effettivo dovuta alla disorganizzazione e all’incapacità dell’Amministrazione comunale di gestire con efficacia ed efficienza la “partita dei tributi”. E anche l’assenza di qualsiasi politica di sviluppo economico della Città. Una quota del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) dal 2015 viene erogata, come è noto, sulla base delle capacità fiscali, nonché dei fabbisogni standard. I Comuni con minore capacità fiscali ricevono più risorse del FSC. È stato pubblicato sulla G.U. n. 28 del 3 febbraio 2022 il Decreto Mef 16 dicembre 2021, avente ad oggetto “Adozione della stima della capacità fiscale per singolo Comune delle Regioni a Statuto ordinario” attraverso il quale è stata adottata la stima delle capacità fiscali 2022 dei Comuni, rideterminata alla luce delle novità normative e della variabilità dei dati assunti a riferimento delle singole componenti delle capacità fiscali stesse (i 2 Allegati recano, rispettivamente, la stima della capacità fiscale per singolo Comune delle Regioni a Statuto ordinario e la relativa Nota tecnica di lettura.). Una premessa: la capacità fiscale media standard dei Comuni italiani è pari a 604 € per abitante e il 50% circa è prodotto dalla tassazione immobiliare. Mondragone con 29.444 abitanti ha una capacità fiscale totale senza rifiuti di € 5.608.324.59 (190,47 € pro capite), che diventa con i rifiuti di 9.837.807,24 € (334,12 € pro capite). Per cogliere la nostra scarsissima capacità fiscale potete comparare i dati di Mondragone con quelli di altri Comuni (cliccando sul link del primo allegato al decreto). Per i più “pigri” ci limitiamo ad indicare i dati di due Comuni a noi limitrofi. Castel Volturno con una popolazione di 26.972 abitanti ha una capacità fiscale senza rifiuti di € 7.062.228,81 (261€ pro capite), che arriva a 12.285.616,60€ con i rifiuti (455,50€ pro capite). Sessa Aurunca, invece, con una popolazione di 20.688 ha una capacità fiscale senza rifiuti di € 6.532.181,13€ (315,75€ pro capite), che con i rifiuti arriva a 9.625.811,86€ (465,28€ pro capite). L’AMBC ancora una volta (e come fa incessantemente da anni) insiste nel sostenere che senza una pubblica, seria e documentata discussione sul bilancio, sulle reali condizioni delle casse comunali, sui debiti palesi e occulti, sul contenzioso, sulla nostra capacità fiscale, sulla gestione delle entrate, sulla spesa (a favore di chi, per mantenere chi, per quali interessi), sull’evasione e sull’elusione e sulle tante responsabilità politiche e tecniche che si sono succedute per almeno un ventennio nella gestione finanziaria dell’Ente non sarà possibile porre le basi per salvare la Città. È con il bilancio che si fa politica, che si tenta di ridurre o eliminare le disuguaglianze e che si interviene per la salute della città e dei cittadini, per la scuola, per la cultura, per lo sport, per l’occupazione, per il welfare. Tutto il resto è “fuffa”, che a “loro”, a chi gestisce i soldi, fa tanto comodo, se non altro perché serve a distrarre dai loro affari. Falcone diceva: “Segui i soldi e troverai la mafia“. Seguiamo i soldi del bilancio e troveremo quali interessi hanno perseguito e consolidato, chi sono stati i beneficiari dei soldi di tutti, quali clientele hanno favorito, quali ingiustizie hanno perpetrato. E oltre a trovare la matrice del loro “sporco” consenso, troveremo forse anche tanto malaffare. Ma dobbiamo farlo con dati alla mano, in modo competente ed inoppugnabile e alla luce del sole, davanti ai cittadini. E a proposito di trasparenza ritorniamo ancora una volta sull’enorme spesa del 2020 di circa 17 milioni di € per i rifiuti. Alla nostra segnalazione aveva risposto su “Il Mattino” – cronaca di Caserta- il Sindaco, parlando di un abbaglio dell’AMBC. Siamo intervenuti successivamente citando la fonte dei nostri dati, una fonte pubblica e statale alimentata dai dati che il Comune trasmette e che tutti (anche i giornali) possono consultare per verificare se ha ragione l’AMBC oppure il Sindaco (sapendo che l’AMBC si augura di avere torto e sarà ben lieta di ammetterlo). Siamo ancora convinti che una corretta informazione giornalistica debba agire con la schiena dritta e con autonomia incalzare il “potere”, fare le pulci a chi governa (per chi scrive sui giornali significa ancora qualcosa la parola “inchiesta”?), fare domande e pretendere risposte, per esempio agli interrogativi posti pubblicamente dall’AMBC sul perché nel 2020 (e proprio in piena pandemia, quando famiglie e imprese hanno avuto la vitale necessità di poter contare su soldi pubblici di aiuto e ristoro, che dal Comune non sono mai arrivati) abbiamo speso circa 17milioni di € per i rifiuti, chi e cosa abbiamo pagato con tutti quei soldi e con quali soldi, prelevati da dove. Domande da porre e risposte da pretendere senza accusare preventivamente nessuno, ma al sol fine di fare chiarezza e di informare correttamente. E avendo la correttezza anche di certificare- a mezzo stampa– il rifiuto eventuale a rispondere da parte di chi ha responsabilità pubbliche e il dovere di rendere pubblicamente conto.