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RUBRICA: IN UN MONDO … PETS

Intervista a Vincenzo Pontone, che ci ha parlato del Bouledogue francese.

Foto di Tommaso Urciuolo

Sono fermamente convinta che conoscere ci dà la possibilità di fare le scelte giuste, o per lo meno quella migliore per noi e per gli animali con cui decidiamo di vivere.  
Ecco perché oggi vi propongo un’intervista all’allevatore Vincenzo Pontone dell’allevamento “Of the Royal Way Kennel”, con il quale conosciamo un po’ meglio il BOULEDOGUE FRANCESE.
Valentina: Ciao Vincenzo, benvenuto e grazie per aver accettato questa intervista. Tu allevi molto seriamente e con grande attenzione questa razza, raccontaci un po’ da dove proviene.
Vincenzo: Ciao Valentina, grazie a te ed al giornale. Ti posso sicuramente dire che all’inizio del 1800 gli artigiani inglesi che realizzavano i merletti della Normandia si trasferirono in Francia in cerca di lavoro, portando con sé gli esemplari più piccoli di Bulldog da tenere nelle fattorie come animali da compagnia e per allontanare i ratti. In queste comunità contadine della Francia settentrionale, la popolarità di questo tozzo cane crebbe rapidamente. Infatti, gli allevatori inglesi esperti di Bulldog erano felici di tramandare questa “nuova” razza vendendo ai francesi i loro esemplari di dimensioni troppo piccole.
Valentina: Dalle fattorie alla nobiltà perche’ si tratta di un cane anche molto presente e voluto dai nobili, giusto? 
Vincenzo: Si è vero, infatti questo cane divenne presto ben noto come animale da compagnia molto affascinante posseduto dalla classe nobile e dai reali. Un esemplare, assicurato per l’incredibile somma (per quel tempo) di 750 dollari, viaggiò a bordo del Titanic. Verso la fine del 1800 e all’inizio del 1900, il Bouledogue Francese era considerato un cane dell’alta società e tuttora la razza attira le persone che amano circondarsi delle cose più preziose.
Valentina: Abbiamo dato qualche cenno storico, ma che tipo di carattere ha il Bouledogue Francese?
Vincenzo: Il Bouledogue Francese è sicuramente un cane da casa e dal temperamento equilibrato, ma devo anche dire che desidera essere al centro dell’attenzione. 
Valentina: Bene, quindi vuole avere il primato ad esempio in famiglia? 
Vincenzo: Diciamo che è molto adatto ad una abitazione in cui vive una sola persona perché potrebbe entrare in competizione con gli altri membri della famiglia, ma ciò non vuol dire che non possa vivere in un contesto familiare composto da più persone.
Valentina: Riguardo agli spazi invece, di cosa necessita? 
Vincenzo: Un Bouledogue Francese può essere felice in qualsiasi situazione abitativa. È adatto alla vita cittadina, perché non richiede un grande giardino. 
Valentina: E per la passeggiate cosa puoi dirci ? 
Vincenzo: Come puoi immaginare non è sicuramente un compagno di corsa, preferisce sicuramente passare il tempo a casa e ricevere tante attenzioni da parte del suo proprietario, ma comunque desidera sempre uscire per una camminata a passo svelto. 
Valentina: Quali altre particolarità puoi raccontarci per adesso a chiusura di questa intervista ? 
Vincenzo: È un tipo di cane che non necessita di grandi quantità di cibo ed il suo pelo corto è facile da curare. Non abbaia molto, lo fa solo quando trova un motivo valido per cui eccitarsi.  Le rughe facciali tipiche di questa razza vanno pulite regolarmente. E poi russa e sbuffa, ma in un certo qual modo queste caratteristiche fanno parte del suo fascino. 
Valentina: Assolutamente sì, sono le particolarità di questa razza. Io ti ringrazio Vincenzo, perché con la mia rubrica cerco di raccontare meglio, insieme all’aiuto di tante persone compreso te, tutto ciò che può essere utile nel conoscere il mondo dei nostri amici pets. Con te ci diamo appuntamento a domenica prossima per la seconda parte di questo articolo. Grazie ancora. 
Vincenzo: Grazie a te ed al giornale. 

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