Ascoltare, essere attenti, consolare, perdonare, accompagnare, abbracciare, AIUTARE sono verbi che a volte dimentichiamo. Bisognerebbe scriverli su una parete accanto alla porta di casa, e leggerli ogni volta che usciamo nel mondo…scrive Fabrizio Caramagna. E questo è ciò che fanno molte associazioni,rifugi , onlus per gli animali. Ho deciso di farvi conoscere diverse realtà che ogni giorno combattono in tutti i modi che esistono per salvare gli animali, e che hanno bisogno anche dell’aiuto di tutti noi. Oggi vi parlo di un’associazione che si chiama :UNA LUCE FUORI DAL LAGER ONLUS. Questa Associazione, di cui mi è stata confermata la serietà ed il grande operato, è costituita da un piccolo gruppo di volontari, guidati da Alessio e Cristina , che sono nell’ambito da oltre 20 anni , con il meraviglioso obiettivo di dare una possibilità a quei cani che vengono definiti invisibili. Perché invisibili? Ho chiesto spiegazioni più dettagliate per tutti noi al riguardo, soprattutto perché si possa conoscere il bene che fanno. Mi è stato detto che vengono definiti invisibili i cani dei canili lager, canili in cui non vengono rispettate le norme regionali atte a garantire il benessere dei cani. E mi sono stati citati degli esempi: non consentono la presenza di volontari, non fanno adottare i cani, cani che mangiano e vengono puliti a volte e non regolarmente e che non escono mai dal box, cani che vengono messi in gruppi sovraffollati senza verificarne la compatibilità dove i più piccoli muoiono sbranati e quelli deboli non riescono neppure a mangiare, ed inoltre non vengono mai visitati da un veterinario. Tutte condizioni impensabili perché è il minimo da garantire ad un animale. Una luce fuori dal lager ha un RIFUGIO autogestito, coordinato da Alessio , ad Uboldo in prov di Varese , dove ospita proprio i cani provenienti da questi canili lager e dove i cani conoscono per la prima volta cosa significa essere amati. E sapete cosa fanno ? Si impegnano quotidianamente, impegno davvero gravoso, per farli stare bene: puliscono, li fanno mangiare ed uscire, li accudiscono in tutti i modi possibili medicandoli quando c’è bisogno e portandoli a controllo dai veterinari , e soprattutto lavorano con tutti questi cani per costruire per loro la possibilità di essere adottati. E tutto ciò significa sostenere spese enormi, pensate a tutto il materiale per la pulizia e la manutenzione, il cibo, gli integratori. E non ultime le spese veterinarie, perché i cani mi dicono, ma lo potete constatare anche visitando le loro pagine , arrivano in condizioni davvero PIETOSE , ecco perché va subito fatta una visita ed esami di sangue e parassitologici, spesso hanno otiti e dermatiti , molte volte malattie più gravi come cardiopatie , insufficienza renale ed epatica e tanto altro ancora purtroppo. Ma sapete cos’altro fanno? Quando arrivano cani che hanno poco da vivere, una realtà atroce e devastante, li portano a casa con loro per non fargli vivere gli ultimi momenti da soli. Loro chiedono di adottare, e se non si può , magari farlo anche a distanza sostenendoli a continuare a salvare e mantenere tanto cani, si possono condividere gli appelli , inviare pappe , prodotti per la pulizia , biscotti ed integratori, fare donazioni, qualunque cosa possa aiutare queste creature che non hanno mai avuto nulla se non essere chiusi per anni in un una cella al buio aspettando la fine. E vi cito ancora Fabrizio Caramagna che dice “ Non chiederti: “Chi sono gli altri per essere aiutati?”. Chiediti: “Chi sono io per non aiutarli?”