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RUBRICA. In un mondo…pets , il pesce pappagallo o Parrot Fish. Parte II

Ed oggi continuo a raccontarvi del Pesce Pappagallo.

Un’altra curiosità di questi pesci è che come noi dormono la notte e lo fanno trovando riparo nelle piccole fenditure tra i coralli del reef. Ma la notte è anche il momento preferito dai predatori, come ad esempio lo squalo, ecco perché i pesci pappagallo prima di mettersi a dormire, secernono una bolla di muco intorno al loro corpo nella quale sono completamente inglobati.  E sono due le funzioni  di questa barriera mucosa: la prima è di evitare ai predatori di fiutare questi pesci, e la seconda agire da sistema di allarme qualora un predatore sferri un attacco.

Esiste poi il pesce pappagallo gigante (Bolbometopon muricatum) , il più grande della famiglia Scaridae, che raggiunge il metro e mezzo di lunghezza e i 75 kg di peso. Ma oltre alle notevoli dimensioni, questa specie viene identificata facilmente per la grossa protuberanza presente sulla fronte degli individui adulti, utilizzata dai maschi per difendere il proprio territorio, sferrando colpi con la testa agli avversari. 

Ma la storia cosa ci dice di questi pesci ? 

Già i romani ed i greci conoscevano questa specie, che sembra abbia subito una sorta di estinzione tra le acque del mar egeo a causa della sovra pesca. Infatti oggi nel mar Egeo se ne trovano raramente e nel Mediterraneo non si hanno più notizie relative alla cattura di questo pesce. Ne hanno parlato anche nelle opere : ad esempio Aristotele nel suo Historia Animalium soppranominando questo pesce “il ruminante“ ; L’ittiologo italiano Griffini, nel suo Ittiologia Italiana (1903), dove conferma l’abitudine di ruminare di questa specie, “erbivoro e rumina l’alimento”; e Thompson (1947) sostenendo che più probabilmente lo Scarus mastichi semplicemente il cibo più duro con i suoi denti grandi.

Si dice che gli stessi romani avessero tentato di allevare pesci pappagallo nei primi allevamenti ittici insieme a murene ma senza grandi risultati. A metà del primo secolo A.C. fu anche fatto un tentativo di introduzione nel Mediterraneo occidentale. La specie fu introdotta nel Tirreno trasportato dal Mar dei Carpazi. Il pesce fu liberato tra la foce del fiume Tevere e le coste della Campania.

Esistono molte fonti letterarie che confermano la grande importanza alimentare di questo pesce e ne descrivono anche il prezzo elevato. Il pesce pappagallo potrebbe essere rivalutato come fonte ricca di proteine ma anche per un potenziale sfruttamento in acquacoltura .

A prescindere da tutto ciò che si racconta, una cosa è indiscussa: la sua meravigliosa particolarità. 

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