Per delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli f.f., si comunica che, nella mattinata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca (CE), nelle province di Caserta, Napoli, Alessandria e Varese hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 14 persone (8 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 2 all’obbligo di presentazione alla p.g.), gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di una complessa ed intensa attività investigativa, corroborata anche da intercettazioni telefoniche, ambientali, videoriprese e servizi dinamici, rese particolarmente difficoltose dall’utilizzo di distorsori vocali, iniziata nel dicembre 2018 dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di Sessa Aurunca, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Le investigazioni hanno consentito di disarticolare un’associazione dedita al narcotraffico operante prevalentemente nei territori dei comuni di Sessa Aurunca e Mondragone (CE), di individuarne i vertici e definirne compiti e funzioni. Il sodalizio era caratterizzato da una complessa organizzazione favorita dall’utilizzo di micro-telefoni dedicati, di utenze fittiziamente intestate ad extracomunitari, di veicoli di una società di noleggio gestita per conto dell’organizzazione e da abitazioni predisposte per il confezionamento dello stupefacente da immettere in commercio. Si è accertato come i vertici dell’associazione, con violenze e minacce, hanno costretto alcuni assuntori ad acquistare lo stupefacente esclusivamente dal sodalizio. Infine, sono stati eseguiti numerosi riscontri, arresti in flagranza, denunce in stato di libertà di accoliti e documentati oltre duemila episodi di spaccio al dettaglio, identificati assuntori segnalati all’Autorità amministrativa e sequestrate oltre cinquecento dosi di stupefacente del tipo cocaina, crack, hashish e marijuana nonché danaro provento dell’illecita attività.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.