“West Side Story è la storia di un amore contrastato, di due adolescenti di etnia diversa, ambientata in una New York degli anni ’50 . Mary, sorella del capobanda dei portoricani e Tony, amico fraterno di Riff, il leader della banda newyorkese. Entrambe le gang rivendicano il possesso del territorio tra tafferugli e zuffe. West Side Story, 2021, è il remake del famoso musical di Broadway del 1957 che divenne, nel 1961, pellicola cinematografica, ottenendo enorme successo e premi Oscar. La regia è firmata da Steven Spielberg, le musiche di Leonard Bernstein, dunque una garanzia tra chi dirige e la magia delle note musicali. Il film è accattivante, incantevole, la musica meravigliosa, i brani conosciuti, delicati, affascinanti e struggenti. Incalzanti le scene tra balli che invitano lo spettatore a danzare e dialoghi veloci e mai noiosi. La fotografia è stupenda, profonda e a tratti da l impressione di osservare tele d’autore. Certo, la storia è nota : Romeo e Giulietta, ma si osserva rapportando il tutto ai giorni nostri : lotta per l’egemonia su un territorio, razzismo, omofobia, rivendicazione di una identità sessuale, tanto che il personaggio transessuale, Anybodiys, è straordinario e vince sulla tragedia degli eventi. Il colore la fa da padrone e da la netta distinzione tra le due realtà ben diverse: il blu, l’ azzurro in tutte le loro tonalità per gli americani, spavaldi e sicuri del loro potere e il rosso e i colori della Terra, per i portoricani, popolo sempre e da sempre ghettizzato, dall indole calorosa, ardente e passionale. La versione di Spielberg di West Side Story è da non perdere per la sua velata e magica malinconia. Al Teatro Ricciardi, fino al 18 gennaio alle 18,00 e alle 21,00.