Uno degli sport più praticati sulla sabbia durante le vacanze del periodo estivo è sicuramente il calcio, nella sua versione dilettantistica o, come dall’anno 2000 a questa parte, in quella professionalmente riconosciuta dalla FIFA, la quale organizza, nelle sue varie leghe nazionali, veri e propri campionato di calcio sulla spiaggia. Il calcio da spiaggia (in inglese beach soccer) è uno sport derivato dal gioco del calcio e ad esso simile, ma giocato sulla sabbia.
Nato in Brasile, dove è popolarissimo, il Beach Soccer è arrivato in Italia oltre dieci anni fa grazie alla passione e all’impegno di Maurizio Iorio, prolifico goleador con la maglia di Roma, Inter, Torino, Verona e Bari, prima di diventare un apprezzato interprete e promotore di questo sport. Si deve a Maurizio, e alla sua capacità di coinvolgere grandi interpreti del calcio, la diffusione e la crescita rapida del Beach Soccer nel nostro Paese.
Negli anni 2000 il calcio sulla sabbia è stato riconosciuto dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e si svolgono quindi campionati a livello nazionale ed internazionale.
l regolamento ufficiale conta di 18 regole (strutturate quasi come quelle del calcio e del calcio a 5). Le principali sono:
Ogni squadra è costituita da 5 giocatori, compreso il portiere; la panchina è costituita da 3/5 giocatori.
Il numero di sostituzioni è illimitato.
Servono due arbitri.
Si giocano 3 tempi da 12 minuti ciascuno con 3 minuti di intervallo tra un tempo e l’altro.
La partita non può finire in parità: si giocano tempi supplementari di 3 minuti con golden goal ed, eventualmente, i rigori.
Le punizioni sono sempre dirette, senza barriera e devono essere battute da chi subisce il fallo.
A differenza del calcio, il portiere ha la possibilità di prendere il pallone con le mani su un retropassaggio intenzionale di piede da parte di un giocatore della propria squadra
Si gioca a piedi nudi.
A differenza di terreni in erba, o dal parquet del calcio indoor, la sabbia è decisamente più instabile. Perciò correre su questo campo implica un maggiore sforzo fisico da parte dei giocatori. Per tale motivo, un normale pallone da calcio sulla spiaggia viene realizzato in materiale più leggero di quello da calcio a 11 o a 5, al fine di favorire dribbling, cross, e tutti i fondamentali tecnici di uno sport molto dispendioso dal punto di vista delle energie.