Finisce con un successo e conquista del terzo posto l’avventura della nazionale italiana campione d’Europa alla nations League. Una nazionale solida e forte che ha permesso al CT Mancini di iniziare a sperimentare nuove soluzioni.
Appuntamento a Novembre adesso per le qualificazioni ai mondiali in Qatar, che vede gli azzurri al comando del proprio girone ma con una gara in più della nazionale svizzera che dovrà affrontare proprio il prossimo 12 novembre. Comunque tornando alla partita odierna Mancini ha la meglio sulla nazionale belga.
Con due reti nel secondo tempo l’Italia conquista l’ultimo posto del podio. Belgio battuto 2-1 grazie a Barella e al rigore di Berardi. La nazionale di Martinez, comunque, dopo aver colpito due traverse e un palo, accorcia le distanze con De Ketelaere a una manciata di minuti dal fischio finale.
Mancini cambia trequarti del centrocampo dando spazio a Pellegrini e a Locatelli, schierato nel ruolo di regista centrale. In avanti, addio al falso nove e spazio a Raspadori, piazzato tra Berardi, a destra, e a Chiesa dall’altra parte. In difesa, con Bonucci squalificato, c’è la coppia Acerbi-Bastoni. Martinez è senza il tridente pesante (De Bruyne-Lukaku-Hazard) e sposta Saelemaekers nel ruolo di una delle due mezze punte (l’altra è Vanaken) alle spalle di Batshuayi. I principi di gioco delle due squadre, aiutati da un limitato ricorso al pressing, sono simili: ricerca dell’uomo libero nei mezzi spazi e apertura sull’esterno. Chiesa nei primi due minuti sfiora il gol in un paio di occasioni, mentre dall’altra parte ci prova senza successo Batshuayi.
Con l’aumento dell’aggressività l’Italia riesce a recuperare palloni in zona offensiva e Berardi impegna Courtois proprio in seguito a un’azione di pressing. Ma gli azzurri possono anche sfruttare altre armi, come la ricerca della profondità. Chiesa, spostato nella posizione di punta centrale, premia il taglio da sinistra di Raspadori che viene chiuso in calcio d’angolo. La partita è comunque vivace e Saelemaekers, su un appoggio da destra di Batshuayi, prende in pieno l’incrocio dei pali a Donnarumma battuto. In chiusura di tempo l’Italia si limita a difendere posizionalmente lasciando l’iniziativa al Belgio, che però costruisce molto ma conclude poco. Anzi, sono proprio gli azzurri ad avvicinarsi al vantaggio con Chiesa, che prima ci prova da fuori, poi, pescato da un cambio di gioco, si fa deviare il destro da Courtois a tu per tu con il portiere del Real.
La ripresa non poteva iniziare meglio. Barella, dopo una respinta difensiva su un calcio d‘angolo, azzecca un destro al volo che infila Courtois. Martinez mette dentro De Bruyne e De Ketelaere per Tielemans e Saelemaekers dando una nuova impronta offensiva ai suoi, che prendono in pieno la traversa con Batshuayi. Ma subito dopo Castagne atterra Chiesa in area e Berardi mette a segno il rigore del 2-0. Il Belgio reagisce due volte con Alderweireld, che però deve fare i conti con un super Donnarumma. Carrasco prende in pieno il palo prima che il tiro non irresistibile di De Ketelaere abbassi il voto del portiere del Psg, dando al Belgio il gol del definitivo 2-1. Un risultato che regala a Mancini il terzo posto in Nations League e, soprattutto, la soddisfazione di aver ritrovato sprazzi dell’Italia migliore anche senza titolari importanti.